Novità normative e orientamenti giurisprudenziali in urbanistica, edilizia e ambiente

Piani regolatori: contrasto tra parte normativa e parte grafica, quale prevale?

Il piano regolatore. Il piano regolatore generale comunale (in qualsiasi modo esso sia denominato sulla base della disciplina regionale applicabile) è lo strumento urbanistico che fissa direttive generali di pianificazione e sistemazione dell’intero territorio del Comune e si compone di più documenti, tra i quali (esemplificando):

  • una parte tavolare grafica consistente in una serie di planimetrie del territorio comunale che per ciascun ambito individuano la posizione geografica e le caratteristiche urbanistiche ed edilizia proprie delle varie aree,
  • una parte normativa che indica i caratteri e le prescrizioni riguardanti ciascuna zona con specificazione degli interventi ammessi e delle destinazioni d’uso consentite (usualmente, le cd. norme tecniche di attuazione – NTA).

Servitù di uso pubblico su una strada privata: il Consiglio di Stato indica i presupposti per la configurazione tramite la cd. “dicatio ad patriam”

Con la recente sentenza n. 5785 del 22 agosto 2019, il Consiglio di Stato ha precisato le caratteristiche della cd. “dicatio ad patriam“, ossia il modo di costituzione di una servitù di uso pubblico mediante il comportamento del proprietario che mette un proprio bene a disposizione della collettività.

Opere di nuova costruzione e manufatti precari: il punto della Cassazione Penale

Le opere precarie sono quelle che, per loro stessa natura e destinazione, non comportano effetti permanenti e definitivi sull’originario assetto del territorio tali da necessitare il preventivo rilascio di un titolo abilitativo.

È questo il principio della recente pronuncia n. 24149 dei Giudici della Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, pubblicata lo scorso 30 maggio, utile punto di riferimento per gli operatori del settore, che sono sempre chiamati a interpretare il controverso rapporto fra precarietà del manufatto/nuova costruzione e relativo titolo edilizio nei casi concreti che affrontano nella prassi quotidiana.

Le norme sulla impugnazione della SCIA: secondo la Corte Costituzionale sono costituzionali

La Corte Costituzionale con sentenza n. 45 del 13 marzo 2019 ha ritenuto non fondata la questione di incostituzionalità sollevata dal TAR Toscana relativa alle modalità di impugnazione della SCIA e ha colto l’occasione per chiarire i differenti strumenti di tutela riconosciuti dall’ordinamento a favore del terzo per contestare la legittimità della SCIA.

Gli effetti del mutamento di destinazione d’uso temporaneo

Anche il mutamento temporaneo della destinazione d’uso di un bene è rilevante a livello urbanistico e fa scattare l’obbligo di adeguamento degli oneri.

È quanto statuisce la Sezione III del T.A.R. Toscana con la sentenza n. 347 dell’11 marzo 2019, secondo cui non ha rilievo la circostanza che il mutamento abbia natura temporanea purché non si tratti di un utilizzo meramente occasionale.

Voltura del permesso di costruire: quali le condizioni?

di Carmen Chierchia e Mario Enrico Rossi Barattini L’articolo 11 del Testo Unico dell’Edilizia stabilisce che: il permesso di costruire è rilasciato al proprietario dell’immobile o a chi abbia titolo per richiederlo; esso è trasferibile, insieme all’immobile, ai successori o aventi causa. Si tratta della cd. voltura del permesso. Con la recente sentenza n. 341 …

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Menzioni urbanistiche e nullità dell’atto – Si pronunciano le Sezioni Unite

Qual è la funzione delle cd. menzioni urbanistiche? E qual è il rapporto tra le sanzioni amministrative previste dal Testo Unico dell’Edilizia per gli immobili abusivi e la comminatoria della nullità degli atti di trasferimento di questi beni immobili per la mancata indicazione dei titoli edilizi in atti?

La sentenza n. 8230 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione del 22 marzo 2019 ha fornito le risposte a queste domande indicando due principi di diritto che aiuteranno molto gli operatori del settore immobiliare.

IMU a carico del conduttore? Dalle Sezioni Unite una certificazione di compatibilità con l’art. 53 della Costituzione

Imposte e tasse sulla proprietà possono essere poste a carico del conduttore se l’accollo non abbia per oggetto direttamente il tributo ma sia una componente aggiuntiva del canone di Francesco Calabria ed Elena Granati Una recentissima pronuncia della Corte di Cassazione a Sezioni Unite (8 marzo 2019, n. 6882), componendo uno storico contrasto giurisprudenziale, ha …

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Piani per insediamenti produttivi: è possibile la retrocessione se permane l’interesse pubblico?

La validità decennale del piano per insediamenti produttivi (PIP) involge esclusivamente il procedimento espropriativo e non anche la destinazione d’uso delle aree dettate dallo strumento urbanistico attuativo, che rimangono pienamente operanti sino alla approvazione di un nuovo strumento di pianificazione urbanistica. Fintanto dure perdura l’interesse pubblico, le aree già espropriate non possono essere retrocesse ai precedenti proprietari.