Novità normative e orientamenti giurisprudenziali in urbanistica, edilizia e ambiente

Nuovo bando per l’housing universitario

di Luca Lusiardi

Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato il Decreto Ministeriale n. 481 del 26 febbraio 2024, “Avviso finalizzato all’acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore”.

Si tratta di un bando rivolto alla creazione di almeno 60.000 posti letto per studenti universitari, in attuazione della Riforma 1.7 – “Alloggi per gli studenti e riforma della legislazione per studenti” prevista dalla Missione 4, Componente 1 del PNRR. Il decreto, mediante l’assegnazione di contributi economici, dà attuazione all’articolo 1 bis della L. 338/2000, introdotto nel 2022 in applicazione delle riforme previste dal PNRR.

Il bando fa parte del “pacchetto housing”, una serie di misure ad hoc predisposte dal Governo volte a semplificare, velocizzare ed attuare la realizzazione di nuovi posti letto per studenti universitari entro la scadenza fissata dal PNRR del 30 giugno 2026. Oltre a bando in esame, il “pacchetto housing” include la nomina di un Commissario straordinario, semplificazione del cambio di destinazione d’uso degli studentati e la possibilità anche per i soggetti pubblici di realizzare alloggi o residenze per studenti godendo dei finanziamenti garantiti dal bando in esame. Tali misure sono contenute nel Decreto PNRR Quater, prossimo alla pubblicazione in G.U. dopo la sua approvazione in Consiglio dei Ministri in data 26 febbraio 2024.

I destinatari e le risorse disponibili

Le risorse, pari a quasi 1.2 miliardi di euro, possono essere assegnate a soggetti sia pubblici, sia privati, che svolgano o intendano svolgere attività di gestione di residenze o alloggi per studenti universitari. Esse vengono assegnate sotto forma di contributo economico che copre una parte dei proventi derivanti dalla locazione degli alloggi nei primi tre anni di gestione dello studentato. Il contributo è corrisposto in unica soluzione, una volta messi a disposizione gli alloggi per l’assegnazione agli studenti, per un totale, in misura fissa, di 19.966,66 euro per ciascun posto letto.

Gli interventi assegnatari di tali somme consistono nell’acquisizione della piena disponibilità di immobili destinati ad ospitare alloggi o residenze universitarie e dovranno essere completati entro e non oltre il 30 giugno 2026. Tuttavia, sono a carico dei soggetti gestori gli oneri connessi alla realizzazione degli studentati, tra cui, inter alia, i costi derivanti da manutenzione straordinaria, ristrutturazione costruzione dell’immobile. Per tali spese, infatti, il bando non prevede alcun rimborso.

Gli interventi possono, inoltre, beneficiare di numerose agevolazioni fiscali, tra cui l’esenzione del contributo a fini IRES e IRAP, l’esenzione, sempre a fini IRES e IRAP, di una parte redditi dello studentato e un credito di imposta pari fino all’intero importo versato a titolo di IMU per gli immobili destinati ad alloggio o residenza universitaria.

Le caratteristiche degli interventi

L’intervento deve prevedere la realizzazione di almeno venti posti letto per ciascun immobile, di cui almeno il 70 per cento deve essere costituito da camere singole. Il soggetto attuatore, per i nove anni successivi al terzo, deve attuare, nell’applicazione delle tariffe, una riduzione del 15% del valore medio di mercato del canone richiesto agli studenti. Inoltre, è previsto l’obbligo di destinare almeno il 30% dei posti letto a studenti capaci e meritevoli anche se privi di mezzi, in forza di apposita convenzione stipulata con l’Organismo di Diritto allo Studio Universitario (Organismo DSU).

Il soggetto attuatore deve, comunque, garantire la destinazione d’uso prevalente dell’immobile ad alloggio universitario per almeno dodici anni. Tuttavia, il vincolo di destinazione prevalente non esclude la possibilità di destinare ad altre finalità, anche a titolo oneroso, le parti della struttura eventualmente non utilizzate, nonché gli alloggi stessi nei periodi non correlati allo svolgimento di attività didattiche.

La valutazione delle domande

Le domande di finanziamento sono esaminate sulla base di criteri di efficacia, efficienza, utilità, sostenibilità e qualità dell’intervento. Sono considerati ammissibili tutti gli interventi che conseguono un punteggio pari o superiore a 25 punti su 45 e che soddisfano gli ulteriori parametri previsti dal bando. Gli interventi ammissibili sono finanziati fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Gli interventi sono finanziati fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Pertanto, il Ministero dell’Istruzione e del Merito darà evidenza pubblica dell’esaurimento delle somme stanziate e della contestuale chiusura dello sportello telematico per la presentazione delle domande.